La dieta flexitariana tra salutismo ed edonismo
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La dieta flexitariana tra salutismo ed edonismo

Neologismo formato dalla combinazione delle parole “Flexible” e “Vegetarian”, il termine flexitarian (o flexitarianismo) si riferisce a una dieta flessibile di ispirazione vegetariana che, pur privilegiando il consumo di alimenti vegetali, non esclude carne e pesce, invitandoli però a consumarli con moderazione.

Una tendenza alimentare che, diventata popolare negli States in seguito all’uscita del libro “The Flexitarian Diet: The Mostly Vegetarian Way to Lose Weight, Be Healthier, Prevent Desease, and Add Years to your Life” della dietologa americana Dawn Jackon Blatner, in Italia ha cominciato a diffondersi a partire da 2017 e, in coincidenza del boom delle tendenze healthy, negli ultimi anni sta facendo sempre più proseliti.

Successo che è dovuto principalmente alla sua aderenza nei confronti della rinnovata flessibilità in tutti i contesti della nostra vita. Se i ritmi sempre più convulsi da cui sono cadenzate le nostre giornate hanno favorito l’abitudine a passare sempre più tempo fuori casa e, di conseguenza a consumare pasti veloci in diversi momenti della giornata, a tavola si registra un’attenzione crescente nei confronti del benessere. Attitudini che suggeriscono scelte alimentari salutari ma che non per questo vogliono essere limitanti e “punitive” imponendo rinunce definitive.

Buona, sana ed equilibrata, nonché fondata sul rispetto della massima personalizzazione, la dieta flexitariana (o flexiteriana) dà anche molto peso alla provenienza e alla qualità dei cibi che include, puntando a conciliare esigenze apparentemente distanti e parimenti importanti: salute e gusto da una parte, sostenibilità dall’altra. Un riuscito “equilibrismo dietetico e alimentare” perfettamente aderente al nuovo stile di vita tanto sano quanto dinamico e flessibile.

Scopriamo dunque più nel dettaglio cos’è la dieta flexiteriana, quali sono i suoi principali benefici e quali alimenti prediligere nel menù settimanale.

I principi della dieta flexitariana: lo schema settimanale

Punto di incontro fra salutismo ed edonismo, il flexitarianismo più che una dieta alimentare è dunque uno stile di vita. Perfettamente allineato al crescente desiderio di mangiare sano ed equilibrato ma soprattutto di poter scegliere “quello che si sente giusto per sé”, tende a non imporre regole rigide né ad imbrigliare con numeri di calorie e dosi precise di macronutrienti, ma piuttosto a fornire delle linee guida di comportamento alimentare.

Questi i principi fondamentali cui fare riferimento per stabilire il menù della dieta flexitariana:

  • Rendere centrali i vegetali, come verdure fresche e frutta, nella propria alimentazione (40% del fabbisogno settimanale);
  • Aggiungere i cereali, da preferire integrali, nella propria dieta (20% del fabbisogno settimanale);
  • Consumare legumi e semi oleosi (rispettivamente 15% e 5% del totale);
  • Integrare uova e latticini nella dieta settimanale (10% del fabbisogno complessivo);
  • Concedersi uno spazio “elastico” e personalizzato da riservare al consumo di carne e pesce (che non superi però il 10% del fabbisogno settimanale);
  • Permettersi il consumo del così detto comfort food, sebbene con buonsenso e parsimonia, ammettendo nella nostra dieta anche i cibi legati alla sfera emozionale (cioccolato, vino, insaccati…)
  • Preferire l’assunzione regolare di cibi naturali “alternativi” a quelli più elaborati e poco salutari;
  • Limitare il consumo di dolci e zucchero aggiunto

Quali cibi includere nella dieta flexitariana

La dieta flessibile semi-vegetariana è principalmente concentra su proteine ​​vegetali sane e su alcuni alimenti vegetali trasformati, seppur in maniera minima.

Ecco alcuni dei principali alimenti da includere nel menu settimanale flexitariano per mangiare in modo sano ed equilibrato:

  • proteine: legumi, soia, tofu, tempeh
  • cereali: farro, grano saraceno, quinoa
  • verdure non amidacee (prive di amido): peperoni, fagiolini, carote, cavolfiore
  • verdure amidacee: zucca, piselli, mais, patata dolce
  • frutta fresca: arance, mele, uva, fragole, frutti di bosco
  • frutta a guscio, semi e altri grassi salutari: mandorle, semi di lino, semi di chia, noci, pistacchi, anacardi.
  • erbe aromatiche e spezie: basilico, origano, timo, zenzero, cumino, curcuma.
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Cereali e legumi nella dieta flexitariana

Abbiamo visto come legumi e cereali siano fra gli alimenti protagonisti del menù settimanale di chi sceglie di seguire una dieta flessibile semi-vegetariana che comporta un apporto ridotto di proteine animali.

Ma, più esattamente che ruolo ricoprono legumi e cereali nella dieta flexiteriana?

Poiché dotati di zuccheri complessi a più lunga digestione e dunque capaci di garantirci un senso di sazietà durevole, i legumi rappresentano una delle principali fonti proteiche della dieta ed è per questo possono dirsi una valida alternativa alle carni rosse e, in generale, ai secondi piatti di origine animale. Un apporto che per risultare completo per il nostro organismo, necessità però di essere integrato con alimenti in grado di costituirne un valido complemento, come i cereali integrali.1

Considerati come “l’alternativa buona a pasta e riso” nella dieta mediterranea come nelle sue derivazioni più evolute (e quindi anche in quella flexitariana) i cereali sono di fatto una fonte importantissima di carboidrati “complessi” e quindi di energia.

A differenza dei carboidrati semplici contengono amidi, anziché zuccheri, evitando la formazione di insulina e di cellule adipose; particolarmente ricchi di nutrienti, quelli integrali contengono anche sali minerali e vitamine e per questo sono in grado di assicurare un effetto benefico sinergico a quello dei legumi.2

Con l’intento di soddisfare i consumatori consapevoli determinati a seguire una dieta che predilige il consumo di cibi vegetali, noi di Pedon abbiamo cercato di venire incontro alle loro difficoltà. Convinti che, sebbene non sia cosa facile, anche chi lavora e ha poco tempo può consumare pasti nutrienti, variati e gustosi in linea con i nuovi stili di vita dinamici e salutari e i regimi alimentari flexitariani.

Ne sono dimostrazione I pronti, la linea di cereali e legumi cotti al vapore e senza conservanti. Già pronti per essere messi in tavola con la solo aggiunta di un filo d’olio, sono cotti a vapore in modo da lasciare inalterate tutte le loro preziose caratteristiche nutrizionali. Una soluzione ideale per chi è abituato a consumare pasti veloci in diversi momenti della giornata e non ha tempo da perdere ai fornelli: gustati freddi o scaldati al microonde, arricchiscono le zuppe esaltando le nostre migliori ricette. Da provare nei segmenti Cereali (come Bulgur e Quinoa) Legumi (Misto Legumi e Ceci) e Mix con Verdure (come Farro e Fagioli con Piselli e Carote) per un piatto sano, completo e nutriente da assaporare con i primi freddi.

Allegri, evoluti e perfettamente allineati alle nuove modalità di fruizione, i prodotti  della linea Pedon I Legumi fatti a Snack: da consumare al lavoro, in vacanza, a casa e in palestra, assecondano il concetto di “nutrizione emozionale”, tesa all’appagamento dei sensi, a cui si apre la dieta flexiteriana. Pratici ed energetici, tostati e non fritti possono essere consumati da soli o per arricchire yogurt e insalate. Come le briose Lenticchie al Peperoncino e le esotiche Fave, quinoa e mango.

Bibliografia

  1. “Cereali integrali e legumi: ecco il piatto completo per la salute” – Fondazione Umberto Veronesi Magazine – Fabio di Todaro giornalista laureato in biologia della nutrizione, Source fondazioneveronesi.it
  2. “Qual è il ruolo dei cereali integrali nella dieta mediterranea?”- Fondazione Umberto Veronesi Magazine –  Dott.ssa Elena Dogliotti, Biologa, Nutrizionista e Divulgatrice Scientifica, Source fondazioneveronesi.it

“Cosa significa Flexitariano” – Il cucchiaio d’argento, Source cucchiaio.it

“Dieta flexitariana: cos’è, cosa si mangia e vantaggi per l’ambiente” – GreenMe.it, Source greenme.it